mercoledì 5 aprile 2017

I CANI EROI DI GUERRA DELLE ISOLE MALVINAS di JUAN ANIBAL GOMEZ


Traduzione di: F.M.A.
 
 

La fanteria di Marina dell’Esercito Argentino racconta con orgoglio del distaccamento di 18 cani da guerra nell’eroica impresa delle isole Malvinas, e delle numerose azioni eroiche di questi “soldati”.

Durante la difesa di Puerto Argentino, il Comando della Fanteria di Marina decise di inviare una squadra di cani da guerra dalla base navale di Puerto Belgrano, allo scopo di ostacolare le infiltrazioni dei britannici all’interno del proprio dispositivo difensivo. I cani sbarcarono sul suolo malvinense il 7 Aprile. L’allarme più efficace e sicuro davanti ai bombardamenti aerei veniva dato infatti dagli ululati dei cani, che ne annunciavano l’imminente arrivo molto prima dell’inizio dell’attacco. Negli ultimi giorni di combattimento si decise di mandare i cani in prima linea, e le coppie di soldati inviati furono tre: Carlos Del Greco con Ñaro, Raúl Andicochea con Negro e Carlos Silva con Xuavia.

Negro e Ñaro si distinsero per coraggio e prodezza. Erano i migliori del battaglione, perchè partecipavano a tutte le operazioni di guerra: disarmo dei nemici, controllo dei prigionieri e salti su grandi altezze. Xuavia invece si distinse per essere molto gelosa e protettiva.

I due maschi scomparvero nel fragore del combattimento tra il 13 e il 14 giugno. Tutti gli sforzi per ritrovarli fallirono, e si pensò che entrambi fossero morti in combattimento, anche perchè i loro collari non vennero mai ritrovati, ed inoltre il proprio istinto li avrebbe fatti rientrare. Solo Xuavia tornò. Era incinta quando partì per le Malvinas. Nella notte tra il 13 e il 14 giugno, dopo aver resistito ad un intenso bombardamento britannico sulle postazioni argentine, Xuavia fece ritorno a Puerto Argentino insieme alle truppe patriote, ma se ne separò subito, voltandosi e correndo verso l’oscurità della notte. Venne ritrovata diverse ore dopo, mentre cercava di riscaldare con il proprio corpo un soldato ferito dell’Esercito Argentino, il quale venne prontamente portato all’ospedale. Se non fosse stato per Xuavia, quel soldato sarebbe morto congelato e dissanguato. Dopo la fine del conflitto, la cagnetta fece ritorno alla sua base e diede alla luce nove cuccioli.

Dei cani da guerra dati in dotazione all’Esercito dei veterani della guerra delle Malvinas, quello che superò tutti in longevità fu Vogel, un pastore tedesco nato a Puerto Belgrano. Dopo l’eroica impresa delle Malvinas, questo cane presidiò tutte le cerimonie dei veterani portando sul suo mantello la decorazione di Veterano di Guerra delle Malvinas. Alla sua morte, il 1 dicembre 1991, il suo corpo venne sepolto nel raggruppamento dei cani da guerra. La sua tomba è rivolta verso le isole, ed è un monumento dedicato a tutti i cani caduti in guerra.

Una storia emozionante quella delle gesta eroiche dei nostri cani da guerra... e con questa nota, scritta nel giorno in cui si celebra la Fanteria di Marina, ho voluto ricordarli e farli conoscere. Sono in pochi infatti a conoscere questa storia. Credo che essi abbiano dato le loro vite come dei veri e propri soldati, proteggendo inoltre quelle dei loro camerati... Onore e gloria ai 18 cani che hanno combattuto la guerra delle Isole Malvinas! In particolare a Xuavia, esempio di fedeltà e amore nei confronti del proprio camerata.
Juan Anibal Gomez