Traduzione dal castellano argentino di: FRANCESCA MARIA - portavoce italiana del MP3 Peronista
Nel libro “La fede dei sicari”, il presidente
dell’Associazione degli Analisti Cattolici Messicani, il giornalista Carlos
Montiel, autore del libro, ha parlato, con Zenit-El Observador, dei legami del
narcotraffico con la santeria e la stregoneria, e non con la Chiesa Cattolica o
la religione cristiana, come molti mezzi di comunicazione messicani hanno
voluto far credere ai lettori.
Quali sono le caratteristiche della religiosità della
maggior parte dei narcotrafficanti?
Carlos Montiel: i capi del narcotraffico hanno una falsa
adesione alla fede cattolica, che al contrario distruggono senza nemmeno
preoccuparsi del pregiudizio che causano alla cellula familiare o alla
componente sociale. Nel caso specifico, i sicari manifestano un vincolo
devozionale con santi cattolici e culti come pratiche ritualistiche
dell’occultismo, professando una devozione che va dalla “Santa Morte”, al “Santo
Gesù Malverde” (N.d.T. un personaggio del folclore messicano, un bandito di
strada, venerato da molti come santo) e che culmina nella magia, nella santeria,
nella stregoneria, e nel satanismo.
Cosa implica il culto alla “Santa Morte” ?
Carlos Montiel: è una pratica di culto alla morte, che, a
causa della malvagità dei suoi riti, ha incrementato i casi di possessione demoniaca
culminanti in pratiche sataniche. Gli vengono attribuiti stretti legami con la
stregoneria e il satanismo, principalmente per il suo culto esoterico. La
celebrazione delle sue messe nere è diretta alla protezione di sicari,
narcotrafficanti, protettori, ladri, sequestratori, prostitute, poliziotti,
strozzini.
Che tipo di relazione esiste tra santeria e narcotraffico?
Carlos Montiel: alcune organizzazioni criminali del traffico
di droga, avide di potere, si avvicinano alle sette di magia nera che praticano
rituali o sacrifici di esseri umani, per proteggere i loro narcotrafficanti o
sicari. Altre invece, vengono “santificate” con rituali di stregoneria
raccapriccianti. Inoltre ricorrono alla santeria per ottenere uno scudo di
protezione contro i loro nemici. Nella frontiera tra Messico e Stati Uniti,
proliferano la stregoneria satanista, il vudù, e culti sacrificali come quello
di “Santa Morte”. I poliziotti hanno spesso fatto ricorso a rituali che
mescolano vudù haitiano, santeria cubana e stregoneria locale. In questi riti,
stregoni o santoni sfruttano le notti di luna piena sacrificando pollli e
spruzzando il sangue sui poliziotti al fine di ottenere protezione contro i
sicari. Anche la polizia di Tijuana ricorre a tatuaggi di simboli vudù sul
corpo come protezione contro le pallottole, pratica, questa, che ha un costo di
circa 160 dollari.
Le bande criminali hanno messo in pericolo la vita di
sacerdoti e laici coinvolti?
I sicari hanno sconvolto l’istituzione divina considerando
come nemici i membri della gerarchia ecclesiastica, principalmente per
l’interesse di quest’ultimi nel diffondere la cultura della vita, i valori
della famiglia e del sociale, la pace e il perdono. Sono arrivati ad estorcere
ai sacerdoti dai 5000 ai 10000 pesos a settimana, gli stessi raccolti con le
elemosine. A causa di questo clima di violenza, esercitare il ministero
sacerdotale è diventato un rischio in diverse province del Messico: a Oaxaca,
Sinaloa, Chiapas, Guerrero, Veracruz, Aguascalientes, Jalisco, Hidalgo,
Michoacán, Durango, Coahuila, Chihuahua, Estado de México e nel Distretto
Federale. Il Messico è un campo minato in cui tutti i predicatori e i leader
sociali posso vedersi raggiungere a causa dell’esistenza di oltre 130 cellule
della criminalità organizzata. I sicari sono considerati nemici della fede
cristiana, e chi uccide o minaccia i rappresentanti di Cristo in terra, è
figlio delle tenebre.
La Santa Morte e la Santeria sono legate ai riti satanici?
Carlos Montiel: cercare di sviluppare conoscenza e poteri
soprannaturali al di fuori di Dio, pretendendo di conoscere e dominare le forze
della natura, porta i sicari e i loro capi a manifestare un tacito rifiuto di
Dio senza preoccuparsi dela fatto che l’occulto sia un canale tramite il quale
Satana prende possesso delle persone. La pratica del culto alla Morte e la
Santeria sono pericolose perchè possono passare da cerimonie del terrore
(estetica malefica) a culti satanici. Questi riti esigono che il praticante
svuoti la sua mente e inviti spiriti sconosciuti a controllare la sua mente e
il suo corpo, causando una possessione demoniaca.
Il narcotraffico è legato a oltraggi alle Chiese e alle
ostie consacrate?
Carlos Montiel: anche se le profanazioni di chiese
cattoliche e di tombe per estrarre i corpi,così come fanno i praticanti della
stregoneria per proteggere i propri adepti, sono i prodotti di un legame tra
stregoneria e culti satanici, non possiamo collegarli a questo problema perchè
entrambi hanno due obiettivi diversi da raggiungere.
PRATICHE SATANICHE DI INIZIAZIONE DEI GIOVANI
Manuel Plancarte Gaspar, 34 anni, trafficante di organi.
Il 17 Marzo il governo di Michoacàn dette a conoscenza che
Manuel era detenuto nel comune di Tarimbaro, insieme a Ricardo Morales Torres, a
cui avevano assicurato un veicolo per il riporto di refurtive, soldi e droga.
Le autorità hanno informato che Manuel presumibilmente estraeva gli organi ai
bambini per poi venderli. Il Commissario della sicurezza di Michoacàn, Alfredo
Castillo, ha dichiarato che secondo altri detenuti, gli organi venivano usati in riti satanici di iniziazione in
cui l’estinto leader dei Templari, Nazario El Chayo Moreno, obbligava i propri
membri a mangiare cuori, per avere fortuna nella vita.
IL CULTO DI
SAN LA MORTE DEI NARCOTRAFFICANTI
Non dimenticare la natura angelica dei
demoni, San La Morte potrebbe rientrare senza dubbio in questa teologia, ma non
a lato di Dio.
SAN LA MORTE
A CHICAGO, STATI UNITI
Chicago –
come milioni di messicani, Angelina Mèndez crede alla protezione di “Santa
Morte”, e gli ha costruito un altare nella sua tabaccheria nel quartiere La
Villita di Chicago, frequentata da devoti che vanno a rendergli culto, ad
accendere candele e a fare richieste.
IN ARGENTINA
Nel sud del
Mondo si venera San La Morte, un icona che rappresenta uno scheletro umano che
sorride, che porta una falce e che distribuisce protezione e “miracoli”.
Il suo culto
è nato qualche tempo fa in Paraguay, estendendosi in seguito fino al sud del
Brasile e al nord dell’Argentina, dove è venerato anche oggi, a causa delle
migrazioni interne, nella regione di Buenos Aires, uno dei luoghi più poveri
del Paese. Secondo quanto narra la leggenda, intorno al 1750, un monaco che
curava gli aborigeni delle tribù, venne arrestato con l’accusa di stregoneria,
e rinchiuso in una cella che poi venne sigillata. Il cibo gli veniva passato da
sotto la porta. Un giorno di agosto i suoi accusatori aprirono la porta e
videro che il monaco era diventato uno scheletro. Così come stava si alzò e
puntò il suo dito senza carne verso uno dei suoi accusatori, che morì in poco
tempo, giustiziato dal potere soprannaturale del morto.
Questa storia
viene dalla provincia argentina di Corrientes, anche se si tratta di una storia
posteriore al culto che si usa per giustificarne l’origine. Perchè a volte i
culti hanno bisogno di avere un’origine, anche se sono stati inventati. Per professare
il culto è necessario avere la statuina di San La Morte, che deve essere
benedetta. Naturalmente la Chiesa Cattolica non accetta il culto di questo
santo, perciò i suoi fedeli portano a messa la stauetta ben nascosta nei
vestiti, e quando il sacerdote impartisce la benedizione, il credente stringe
l’icona nelle sue mani e gli trasmette la benedizione.
San La Morte
viene utilizzato per proteggersi dai riti di stregoneria che si usano per
attaccare le persone. Inoltre serve per attrarre amore e fortuna, per i quali i
devoti ringraziano il santo offrendogli caramelle, whisky, sigarette e fiori.
Se si dimenticano le offerte, il santo non compie le promesse richieste. Il
culto del santo non rinnega Dio, anzi. Credere in San La Morte significa
adempiere ai comandamenti più semplici: fare del bene, tanto agli altri come a
se stessi, e non fare del male. Poichè tutto ciò che si dà torna indietro, chi
fa del male riceve il male.
IL SANTO DEI
LADRI, DEI NARCOTRAFFICANTI, DEI PIRATI
A San La Morte si chiedono in genere amore, affetto,
fortuna, denaro e protezione, ma molti gli fanno anche richieste con cattive
intenzioni per fare del male. La maggior parte delle Chiese (cattolica,
battista, presbiteriana, metodista, ecc) rifiutano e condannano la sua
venerazione, considerandola diabolica, e il suo culto non è accettato nemmeno
dalla Chiesa Cattolica Tradizionale Messicana-Statunitense (N.d.T.
l’arcivescovo David Romo Guillèn provò ad istituzionalizzare il culto nei primi
anni 90, e sta tutt’ora scontando una condanna a 66 anni di reclusione). Al suo
culto sono legati ladri, narcotrafficanti, e gente dedita alla pirateria. Molti
intagliano la sua immagine nel piombo di un proiettile che abbia ucciso
qualcuno e che sia stato estratto con un coltello, oppure su ossa umane o sul
legno. Molti dicono che San La Morte parla soltanto in quechua.
I NARCO COLOMBIANI PORTANO I LORO STREGONI IN ARGENTINA
Dal 2006, parapsicologi e cartomanti di questa nazionalità
sembrano legati al crimine in zone di contrabbando.
Il Narcotraffico ha importato in Argentina il suo sistema di
organizzazione, i suoi ingegneri per preparare laboratori, i suoi prestanome
per il riciclaggio di denaro, i suoi sicari per eseguire condanne interne, e
adesso, anche i suoi stregoni. Veggenti, cartomanti e sciamani vengono
consultati dai narcotrafficanti per proteggersi e anche per sapere quali sono i
giorni più adatti per mobilizzare i loro carichi di droga.
Il legame tra narcotrafficanti e cultori di queste credenze
vennero resi noti dopo l’omicidio di due colombiani che si presentavano come
parapsicologi. Il ruolo degli occultisti nelle strutture dei narco è stato
iniziato ad essere osservato da pochi anni dalle forze di sicurezza. Qui, i
vincoli si possono rintracciare a partire dal 2006. I casi più recenti sono
accaduti a Santa Fe e nella Capitale. Entrambe le vittime sono state
accoltellate, e questi omicidi vengono investigati distintamente dai crimini
comuni. Il caso della morte del cartomante Nemesio Fernàndez Balbuena, nel
quartiere di Montserrat (Buenos Aires) venne chiuso con l’arresto di Marbis Cobos Mejía, anche lui
colombiano, collaboratore della vittima e segnalato dai testimoni come autore
dell’omicidio. Invece l’omicidio di Luis Núñez Izquierdo avvenuto in un dipartimento
della capitale santafecina, prosegue senza piste sicure. Per gli investigatori
giudiziari e la polizia, l’omicidio di Fernandèz Balbuena fu conseguenza di una
“questione di gonne”, un conflitto di gelosia tra uomini per una
donna. Chiaro che il luogo dove è avvenuto il delitto porta degli elementi in
più al semplice delitto passionale: l’intestatario della linea telefonica di
questo domicilio è infatti il colombiano Héctor Julián Jiménez Hurtado, che era stato arrestato ad
aprile dalla squadra operativa antinarcotici Luigi XV. Nel dipartimento Peròn
1509 era attivo il consultorio astrologico di Fernandez Balbuena. Due esperti
investigatori antidroga di diverse forze di sicurezza hanno spiegato a La
Nacion che è normale il consulto di stregoni da parte dei narcotrafficanti; “è
gente con credenze molto radicate; non sorprende che chiedano assistenza ai
parapsicologi per propiziarsi la fortuna” ha dichiarato uno di questi
ufficiali. Un altro agente che ha accesso alle informazioni riservate ha
commentato il modo di agire dei narcotrafficanti colombiani in Argentina: “se
hanno tempo tra un carico e l’altro si dedicano ad ogni tipo di delitto”.
Quest’anno è capitata una banda di colombiani che rubavano pneumatici.
L’indirizzo fisso che avevano a Buenos Aires figurava in altre investigazioni,
una per il narcotraffico, l’altra per rapine.
Secondo
l’esperienza internazionale, i sicari sono quelli che maggiormente consultano
gli stregoni. Nel nostro Paese, diversi crimini con l’impronta del sicariato
narco hanno scosso l’opinione pubblica negli ultimi anni. I parapsicologi
colombiani appaiono coinvolti in diverse cause giudiziarie per crimini di varia
natura, e sempre in zone geografiche con alta incidenza di attività del
narcotraffico. Per il momento, gli stregoni non sembrano richiamare
l’attenzione come parte delle organizzazioni narco, ma per fatti isolati.
Nel 2006, è
stato registrato l’arresto di due supposti parapsicologi colombiani sospettati
di truffa, a Salta, nella località di Joaquín V. González. Un veggente colombiano
in una città così piccola, di solo 19.000 abitanti, non poteva passare
inosservato. Infatti la città iniziò ad essere sempre più frequentata dai
compatrioti di questo cartomante. L’anno scorso Joaquín V. González fece
finalmente notizia a livello nazionale: il presidente del consiglio municipale,
Luis Cifre, fu arrestato dall’operativo “Carbon Negro” da cui vennero
sequestrati 357 Kg di cocaina. In questa operazione vennero arrestati anche due
colombiani come presunti membri di un’organizzazione responsabile dello spaccio
di cocaina verso il Portogallo. Lo scorso novembre due parapsicologi colombiani
accusati di truffa sono stati arrestati nella provincia saltena di Metàn. La zona
è un enclave della catena logistica del narcotraffico, specialmente per le
piste di atterraggio clandestine. In questa città nel 2009 sono stati scoperti 500
Kg di cocaina.
I casi si
ripetono nelle provincie mesopotamiche (N.d.T. regione argentina dei fiumi che
abbraccia le province di Corrientes, Misiones e Entre Rios). Due anni fa, la
gendarmeria rilevò un cambiamento nel traffico di cocaina, che iniziò ad
utilizzare le vie che partivano dal Paraguay, generalmente usate per il
traffico di marijuana. I colombiani presero questa linea di rifornimento e, che
sia un caso o no, anche qui apparirono i loro compatrioti sciamani. Negli ultimi
due anni sono stati arrestati parapsicologi colombiani nelle provincie correntine
di Goya e Ituzaingó, anche se con l’accusa di truffe e rapine. A partire dal
2010, gli archivi della polizia hanno registrato arresti di parapsicologi
colombiani anche a Mendoza e a Buenos Aires. Due morti nello stesso giorno, a
Santa Fe e nella Capitale, hanno portato allo scoperto la presenza sempre più
attiva di questi stregoni nel Paese, come segno di uno dei sottoprodotti narco.
PRECEDENTI IN
ARGENTINA
LA CAPITALE –
Vincoli con il caso Luigi XV. Il parapsicologo colombiano Nemesio Fernández
Balbuena è stato assassinato la settimana scorsa nel dipartimento di Montserrat
dove serviva i suoi clienti. La polizia ha chiuso l’indagine con l’arresto del
socio della vittima, segnalato dai testimoni come autore dell’omicidio. La linea
telefonica del posto era intestata a uno dei narco arrestati nell’operazione
Luis XV.
SANTA FE –
Crimini e misteri. Lo stesso giorno dell’omicidio di Fernández Balbuena un
altro parapsicologo colombiano, Luis Núñez Izquierdo, venne accoltellato nella
città santafecina. Il caso non è mai stato risolto.
SALTA –
Veggenti e droga. Due colombiani dediti all’esoterismo sono stati arrestati nel
2006 nella provincia di Joaquín V. González, lo stesso luogo in cui l’anno
primma venne scoperta un’organizzazione che raccoglieva diverse tonnellate di
cocaina.
CHACO – Cadere
per un furto. Lo scorso marzo è stato arrestato a Resistencia un parapsicologo
colombiano ricercato per aver rubato oltre 500.000 pesos a un imprenditore correntino...
FONTI: La Nación; il
libro “La fede dei sicari” del presidente della “Asociación de Analistas
Católicos de México”, del giornalista Carlos Montiel; il libro “Il culto alla
morte dei signori della droga, santa patrona messicana del crimine, i criminali
e gli emarginati” dell’autore: Kevin Freese; Indagini proprie di Red Amparo.